Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Un abbraccio che vale più di ogni parola, Ester e Stefano nella trincea del Covid a Catanzaro

«Amore della mamma, ti penso notte e giorno, non c'è un momento in cui non sei nella mia mente, la mamma è lì con te. Sto pregando, ho chiesto al Signore di riunirci presto. Non ti scoraggiare, il Signore è grande e vedrai che ce la faremo». È un messaggio in viva voce di una mamma che parla con suo figlio affetto da Covid ricoverato al “Mater Domini”. Squilla il telefono, il ragazzo non può parlare perché intubato. «Non ho trattenuto le lacrime, è stato potente». Quella che vi raccontiamo è la storia di chi ha deciso di rispondere ad una chiamata d'aiuto armandosi del suo solo coraggio per combattere l’ignoto. Lei è Caterina Ester infermiera che da marzo scorso lavora nel reparto di Malattie infettive e tropicali del Policlinico universitario diretto dal professore Carlo Torti e coordinato dalla caposala Anna Rotella. Prima lavorava in un reparto di Spdc in Campania. Lui è Stefano Fasano, fisioterapista, da ottobre scorso nel reparto Covid dell’ Aou “Mater Domini”, diretto dal professore Antonio Ammendolia, direttore dell’Uoc di Medicina fisica e riabilitativa. Prima esercitava in un centro riabilitativo. «Avevo finito di trattare l'ultimo paziente - ricorda Stefano - le sue condizioni erano gravi. Appena uscito ho incontrato lo sguardo della mia collega Caterina. Anche lei era turbata. È stato l’istinto ad avvicinarci come una calamita, avevamo bisogno di sentirci sostenuti. Non ci siamo detti nessuna parola. Dall'altra parte, nella “zona pulita”, un collega ha scattato la foto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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