Prove tecniche di ripartenza. Oggi il Sant’Anna Hospital riapre le porte ai ricoveri. L’accreditamento non ha rotto lo stallo, ma a quasi un mese dal rinnovo la clinica cardiologica del capoluogo di regione non demorde e lancia la sfida alla normalità con due degenze programmate proprio per stamane. Altre si aggiungeranno nel corso della settimana e venerdì tornerà attivo il blocco operatorio. Quattro o forse cinque gli interventi chirurgici che regaleranno al prossimo weekend la normalità che in clinica aspettano dalla vigilia di Natale nonostante il vicolo che intrappola la crisi di liquidità sia ancora senza uscita. Di contratti neppure l’ombra e così l’attesa è già tutta per quello dell’anno in corso mentre l’impasse del 2020 è approdato in tribunale con una citazione che all’Azienda sanitaria provinciale potrebbe costare ben 100 milioni di euro e che la struttura ha lanciato rivendicando anche pignoramenti mai sbloccati e contenziosi mai saldati nonostante una sentenza passata in giudicato. Un pacchetto da oltre 31 milioni, la cui parte fondamentale è rappresentata proprio dalle prestazioni 2020 erogate, ma non ancora saldate, nel quale è finito pure il calcolo errato del budget erogato per il 2017 e al quale sommare i danni provocati da uno stop di oltre 100 giorni. Così ogni ora che trascorre è un passo in avanti verso il tracollo. Da qui la scelta del presidente del Consiglio d’amministrazione, Gianni Parisi, di chiamare ancora una volta in causa la proprietà per compiere un ulteriore sforzo che agguanti la sopravvivenza in attesa degli eventi.
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