Chiuse le indagini sul presunto giro di aste truccate al Tribunale di Lamezia Terme. La Procura della Repubblica ha infatti emesso l'avviso nei confronti di ventotto persone. Si tratta di Raffaele Calidonna, 59 anni di Lamezia, considerato il dominus delle aste giudiziarie in città, Sara Calidonna 32 anni di Lamezia; Rosa Giampà 43 anni di Lamezia, Fabiana Aiello 38 anni di Gizzeria, Pantaleo Ruocco, 65 anni di Salerno e ufficiale giudiziario; Carlo Caporale 58 imprenditore; Elia Anania 41 anni di Maida; Massimo Sereno, 52 anni avvocato, Giuseppe Benincasa, 59 anni avvocato; Antonio Iannazzo 64 anni di Lamezia; Vincenzo Iannazzo 31 anni di Lamezia; Attilio Floro 39 anni di Falerna; Antonio Trovato 48 anni di Curinga; Francesco Trovato 23 anni di Curinga; Francesco Notaris 51 anni di Maida; Adele Benincasa 56 anni di Lamezia; Antonio Benincasa 83 anni di Lamezia; Francesco Benincasa 57 anni di Lamezia; Michele Amatruda 51 anni di Lamezia; Francesco Bevilacqua 48 anni di Lamezia; Giampaolo Bevilacqua 53 anni di Lamezia; Gianfranco Caporale 58 anni di Lamezia; Benedetta Caporale 26 anni di Lamezia; Fulvio Amendola, 62 anni, avvocato; Luana Danila Mazzocca, 49 anni di Lamezia; Nerea Mazzocca 27 anni e Vittorio Mazzocca 77 anni entrambi di Lamezia. La complessa e delicata attività d’indagine, svolta dalla Guardia di finanza di Lamezia e durata più di un anno, avrebbe dimostrato come tutto ruotasse attorno alla figura di Raffaele Calidonna: per gli inquirenti infatti in molti si rivolgevano a lui per fare affari o riottenere i beni immobili che gli erano stati pignorati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro