Una «intollerabile discriminazione». È così che il Codacons e la sede regionale per la Calabria dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili hanno definito «l’impossibilità di accedere ai servizi ferroviari» da parte di numerosi «soggetti con disabilità ovvero a mobilità ridotta o con disabilità sensoriali. La più importante stazione ferroviaria della Calabria, quella di Lamezia Terme, risulta incredibilmente inaccessibile per chi è costretto a vivere su di una carrozzina, per tutti coloro che hanno problemi di mobilità o sono portatori di disabilità e per tantissimi anziani che non hanno la possibilità di programmare una partenza in piena autonomia», si legge nella diffida inoltrata a Trenitalia, Rete ferroviaria italiana, alla Regione Calabria, al Ministero dei Trasporti, all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e all’Autorità regolamentazione dei trasporti.
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