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Badolato, l'aggressione al bracciante gambiano scatena l’odio dei “leoni da tastiera"

Dopo gli arresti a Badolato, lo scontro a sfondo razzista infiamma i socia

La notizia dell’arresto di Giuseppe Gallelli, Patrizio Gallelli, Vincenzo Ermocida, Stefano Ventura e Massimiliano Garretta accusati di aver picchiato selvaggiamente e a più riprese un bracciante extracomunitario, originario del Gambia, solo perché aveva “osato” chiedere di essere pagato per le giornate di lavoro nell’azienda di allevamento di Giuseppe Gallelli ha scosso profondamente la comunità di Badolato, dividendo in due l’opinione pubblica, fra chi ha espresso solidarietà, senza se e senza ma, al giovane Alhagie Krubally per la violenza subita dai suoi datori di lavoro e chi non ha gradito che quanto accaduto al bracciante gambiano potesse allungare l’ombra del razzismo sulla cittadina ionica, che da sempre dell’accoglienza ha fatto il suo tratto distintivo.

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