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Mileto dedicherà una piazza al compianto vescovo monsignor Cortese morto dieci anni fa

Domenico Tarcisio Cortese, vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea

La piazza nelle vicinanze della Cattedrale sarà intitolata alla memoria del compianto vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Domenico Tarcisio Cortese La decisione è stata assunta dalla Giunta comunale, presieduta dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano. Il relativo carteggio sarà adesso trasmesso alla prefettura di Vibo Valentia  per il relativo benestare.

Nell’atto di Giunta si legge che si è giunti a  questa decisione  “per la feconda  e profonda formazione culturale” che ha caratterizzato il cammino di monsignor Cortese; per l’amore sincero e convinto che ha portato alla nostra città; per il suo alto ed impegnato ministero pastorale come vescovo che ha espletato con accorta saggezza e luce della fede; per aver operato nell’interesse dei deboli e dei diseredati promuovendo ed organizzando attività di aiuto e sostegno a favore di popolazioni povere dello Zambia; per aver indicato e sostenuto con impegno, rigore e fermezza, durante tutto il suo ministero episcopale, la necessità di avviare la società verso un cammino di legalità, di giustizia e moralità secondo un modello autenticamente cristiano e francescano; per aver riordinato e restituito a nuova vita gli archivi storici della diocesi nonché le biblioteche ed i fondi pergamenacei; per aver dato ulteriore lustro alla sede episcopale e prestigio alla città di Mileto con la presenza continua e costante di illustri prelati, esimie personalità della cultura nazionale ed estera ed eminentissimi  cardinali tra cui Tarcisio Bertone, segretario di Stato di sua Santità Benedetto XVI”.

Domenico Tarcisio Cortese era nato a San Giovanni in Fiore nel 1931. Suo padre faceva la guardia giurata. Sua madre la casalinga.  Il suo cammino sacerdotale ebbe inizio nel convento di San Francesco d’Assisi  dove ne 1952 fece la professione  solenne e dove fu  poi ordinato presbitero il 23 maggio 1954. Successivamente si laureò a Roma in diritto canonico. Fece, quindi, rientro in Calabria, dove svolse le funzioni di padre provinciale dei minimi dal 1968 al 1977. Venne, quindi, nominato padre guardiano del convento di San Francesco in Cosenza. A Mileto monsignor Cortese giunse nel 1979, al posto di monsignor Vincenzo De Chiara. La sua consacrazione nella chiesa cattedrale risale all’otto settembre di quello stesso anno ad opera di  monsignor Aurelio Sorrentino, originario di Zungri, che è stato  arcivescovo metropolita della diocesi di Reggio Calabria. Tra Mileto e Cortese, che ha svolto anche il ruolo di vicepresidente della conferenza episcopale calabrese, fu subito amore a prima vista. Un sentimento forte mai venuto meno e  durato oltre un quarto di secolo. Un lungo periodo caratterizzato dalla particolare   attenzione da parte del presule per la crescita della chiesa miletese, per l’attività pastorale, per l’infanzia, per  i disagiati e per la valorizzazione delle ricchezze culturali della  diocesi.

Al compianto vescovo si deve anche la nascita del Museo statale che custodisce oggi reperti di grande valore storico. Cortese fu anche particolarmente apprezzato per le sue doti di grande comunicatore e per le sue continue frecciate al mondo della politica e  per le sue ripetute denunce, a voce alta, sulle tante disattenzioni verso la Calabria abbandonata al suo destino da una classe dirigente spesso solo preoccupata di curare il proprio orticello e il proprio casato.

Monsignor Cortese è stato vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea dall’8 settembre 1979 al 28 giugno 2007. È venuto a mancare a Roma all’età di 80 anni l’undici novembre del 2011.

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