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Crisi forestazione in Calabria. Sit-in dei sindacati in tutte province: "Serve una nuova stagione"

Sit-in dei sindacati dinanzi alla Prefettura di Vibo

«Una nuova stagione del comparto forestale»: sono queste le parole d’ordine di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, i sindacati di categoria degli operai forestali, che questa mattina hanno deciso di tornare a manifestare di fronte alle Prefetture. Anche nel capoluogo vibonese, un nutrito gruppo di operai della forestazione, accompagnati dai dirigenti sindacali Rinaldo Tedesco, della Flai-Cgil, Sebastiano Monaco, della Fai-Cisl, e Pasquale Barbalaco, della Uila-Uil, hanno stazionato, bandiere in mano, di fronte al palazzo dell’Ufficio territoriale del governo, per sostenere la loro piattaforma di rivendicazioni per il settore.

«La pandemia – hanno sostenuto i tre sindacalisti – ha messo in risalto l’importanza della tutela ambientale, il valore del benessere ecologico, della sostenibilità, della lotta agli incendi per frenare gli effetti sempre più devastanti causati dal dissesto idrogeologico, dai cambiamenti climatici e dalla ridotta attività di prevenzione e cura del bosco. Tutte cose che causano danni alle comunità, al territorio ed alle attività produttive. Ma tali considerazioni restano parole vuote e meri buoni propositi se, al contempo, il lavoro del settore forestale e della sorveglianza idraulica continuano ad essere fortemente penalizzati».

Da qui, le richieste del ripristino delle risorse statali, una nuova stagione di programmazione per la strategia di difesa del territorio, il rinnovo del Contratto integrativo regionale, e soprattutto avviare una nuova campagna di assunzioni. Tutte cose che i sindacalisti Rinaldo Tedesco, Sebastiano Monaco e Pasquale Barbalaco, hanno potuto consegnare in mano al vicario del prefetto Eugenio Pitaro: «Vogliamo porre all’attenzione delle istituzioni, delle forze politiche e dei cittadini questi temi centrali per il futuro della Calabria – hanno dichiarato ancora i tre dirigenti sindacali -, convinti più che mai dell’assoluta urgenza di un cambio di passo per il settore forestale calabrese. Noi continueremo nelle azioni di proposta e protesta, mettendo al centro il confronto vero e responsabile e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori forestali».

A Catanzaro la protesta in piazza Prefettura

I sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uila hanno tenuto questa mattina, in piazza Prefettura, a Catanzaro, un sit-in di protesta per denunciare la crisi del settore della forestazione in Calabria e chiedere interventi concreti al governo e alla Regione. Alla manifestazione hanno partecipato anche decine di lavoratori idraulico-forestali provenienti da varie province della Calabria. Secondo il segretario generale della Flai Cgil, Bruno Costa, «il settore della forestazione va rivisto e soprattutto rilanciato, e il rilancio passa anzitutto dal ripristino del finanziamento dei 40 milioni tagliati dal governo nazionale. La Calabria ha delle necessità: riforestare interi territori, rimettere in sicurezza la montagna e in generale l’ambiente, quindi utilizzare i lavoratori al massimo dell’efficienza e della motivazione, partendo dall’applicazione della contrattazione collettiva nazionale e regionale. Purtroppo - ha sostenuto Costa - il numero esiguo dei lavoratori oggi impedisce di raggiungere questi risultati. Chiediamo l’apertura di un confronto con il governo nazionale e regionale e chiarezza a sulla spesa regionale».

A sua volta il segretario generale della Fai Cisl, Michele Sapia, ha evidenziato «la necessità sempre più urgente di un cambio di passo per la forestazione che passi da tre priorità: lavoro, risorse e confronto. E’ necessario un piano straordinario regionale sul piano della prevenzione dal dissesto idrogeologico e della manutenzione del territorio e sul piano complessivo del rilancio della forestazione. Al governo nazionale chiediamo il ripristino dei 40 milioni tagliati nell’ultima Finanziaria, mentre al governo regionale - ha rilevato Sapia - chiediamo di destinare a questo settore alcune risorse del ricoveri Plan. Chiediamo anche l’avvio del servizio Aib (antincendio boschivo) subito e in sicurezza e chiediamo la vaccinazione dei lavoratori forestali e l’adeguamento dei protocolli anti Covid 19».
Per Giorgio Vito, segretario della Uila Uil, «una delle principali priorità e rivendicazioni è quella di applicare il contratto collettivo nazionale e quello regionale, un passaggio necessario per ridare slancio a un settore oggi allo sbando, anche a causa di una Giunta regionale che da almeno 15 anni non sta aiutando la forestazione». Mobilitazioni analoghe a quella di Catanzaro sono state promosse oggi da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil a Cosenza e Reggio Calabria.

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