Dal prefetto nessuna risposta, ma il no della triade commissariale dell’Azienda sanitaria provinciale alla firma del contratto con il Sant’Anna Hospital anche per il 2021 ha riacceso l’attenzione della politica sul destino della clinica cardiologica del capoluogo di regione che mai come stavolta è a rischio chiusura. Il presidente del consiglio d’amministrazione, Gianni Parisi, in effetti, ha già riallacciato i contatti con il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e con il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, che ai ministri della Salute e dell’Interno ha chiesto «l’avvio di una attività ispettiva e di supporto attraverso l’invio di funzionari ministeriali, al fine di verificare se la mancata soluzione della problematica sia da attribuire a ingiustificati comportamenti omissivi e, in ogni caso, di individuare le più corrette soluzioni». L’idea dell’ispezione “piace” anche all’Unione sindacale di base che ha scritto al ministro Lamorgese chiedendo una commissione che verifichi «la legittimità della struttura al fine della contrattualizzazione per il 2021», ponendo fine «alle posizioni predeterminate dell’Asp».
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