Uno sciopero mascherato da ordinanza. Nei fatti assomiglia più a questo la chiusura delle attività in presenza imposta a una classe della scuola dell'infanzia di Soverato, decisa dal sindaco Ernesto Alecci. Nuovo capitolo nella vicenda che ha per protagonista, suo malgrado, un bambino di 5 anni a cui è stata negata la possibilità di essere accompagnato in classe da un tecnico Aba. Se anche solo uno degli studenti non gode del pieno diritto all'inclusione, a scuola non entra nessuno nella presa di posizione del sindaco, consapevole dell'atto di forza con cui dichiara guerra all'istituto comprensivo Soverato 1 e alla sua dirigente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria