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Catanzaro, sottoposto alla sorveglianza riusciva a ottenere i fondi europei

Vincenzo Tropea è stato coinvolto nell’inchiesta Borderland della Dda di Catanzaro. Per la Corte dei conti dovrà restituire oltre 120mila euro

Per oltre dieci anni era riuscito a ottenere migliaia di euro di fondi pubblici destinati all’agricoltura nonostante nello stesso periodo si trovasse sottoposto alla sorveglianza speciale e in alcuni casi anche a custodie cautelari. Ora però per Vincenzo Tropea, già condannato in Appello per l’operazione Borderland, è arrivata la sentenza della Corte dei conti che gli intima di restituire all’Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura) oltre 120mila euro.
Le indagini, condotte dal Nucleo Antifrode dell'Arma dei Carabinieri, hanno rilevato come Tropea, in seguito della presentazione delle relative domande uniche di pagamento, nonostante le normative vigenti gli vietassero di percepire aiuti da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali, avrebbe presentato le domande tacendo la sua qualità di persona sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, traendo così in errore l'Agea e l'Arcea, che gli avrebbero corrisposto contributi comunitari dal 2005 al 2016 per un importo totale di euro 121.392,71 euro.

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