Pranzo della troupe in barba al covid, bufera a Pizzo. Tra i commensali anche il commissario. Che precisa
È diventato virale il post di un ristoratore di Pizzo con lo scatto di una tavolata che in pochi minuti è riuscito a fare passare... l’appetito a più di qualcuno a Pizzo. Perché nell’anno in cui il Covid sta mettendo in ginocchio tutti, non è passata inosservata la fotografia che ritraeva dieci avventori seduti tutti attorno allo stesso tavolo all’interno di un locale e sprovvisti di mascherina: tutti intenti a brindare l’avvio delle riprese del film “Tutta colpa della fata Morgana”, che per tre settimane farà diventare anche la cittadina tirrenica location del nuovo “ciak” del regista Matteo Oleotto. Ma se il film rallegra tutti, un po’ meno le foto scattate oggi a pranzo, dove sono stati immortalati appunto i membri della troupe televisiva in compagnia del commissario del Comune Antonio Reppucci. Da qualche giorno i ristoranti hanno riaperto i battenti (purché si consumi il pasto all’esterno e nel rispetto delle misure anti-Covid) e se sicuramente il locale in questione era stato autorizzato per il “servizio mensa”, dunque con il consumo anche all’interno - così come si ipotizza che tutte le persone presenti fossero state sottoposte a tampone -, il caso ha sollevato qualche malumore, in termini soprattutto di opportunità. Tutti allo stesso tavolo, senza neanche una mascherina e con il commissario? E soprattutto in un periodo oltremodo critico per gli esercenti... la domanda che molti cittadini fanno è: era opportuno “pubblicizzare” od ostentare e questo è l’esempio che si dà in un momento in cui con la Calabria in zona arancione si chiedono sacrifici in particolare ai ristoratori? Di sicuro…tutta colpa dell’entusiasmo del proprietario e dei ringraziamenti pubblici al commissario... Quanto basta per far montare subito la rabbia di alcuni colleghi, già messi in ginocchio dalla crisi economica, che non riescono a vendere neanche un caffè... e che quel Brindisi oggi l’hanno vissuto come una beffa!
Sulla vicenda è intervenuto il commissario Reppucci
"Si ritiene doveroso fornire alla comunità i necessari chiarimenti con le relative precisazioni - scrive il commissario -. Venerdi 16 aprile, come da mesi per le restrizioni legate alla pandemia, a sera tardi, dopo essere uscito dal comune, mi recavo al ristorante indicatomi e "convenzionato" da maggio 2020, dal titolare della struttura alla marina ove alloggio dal gennaio precedente, per ritirare in modalità asporto la cena (spesso lo stesso ristoratore me la recapita dalla marina). Appena entrato il titolare faceva presente che i commensali che notavo erano componenti di una troupe cinematografica interessati a realizzare un film a Pizzo, o in alternativa Scilla e che avevano già attenzionato luoghi pubblici pizzitani che potevano essere lo scenario ideale ,se il comune si fosse impegnato a sostenere l' iniziativa...Dopo avere avuto rassicurazioni dai presenti circa le cautele anticovid (mi veniva fatto rilevare che la produzione aveva imposto doppio tampone giornaliero), e sulla regolarità e legalità della somministrazione del cibo(somministrazione del cibo come mensa), invitavo il capo troupe a formalizzare richiesta al Comune delle necessità ed esigenze da prendere in considerazione, ai fini di una successiva disamina con i responsabili dei servizi comunali...brevissimamente aggiungevo che Pizzo poteva essere la location ideale del film, un luogo di rara bellezza ed incommensurabile pregio naturalistico...L interlocuzione all'interno del ristorante durava meno di 5 minuti ,anche perché la cena si stava raffreddando e dovevo ancora raggiungere la struttura alloggiativa alla marina per consumarla...Ricordo che il ristoratore per ingolosire vieppiù la troupe, cui avevo assicurato il sostegno comunale per quanto possibile e sostenibile, escluso quello economico, invito a fare un velocissimo brindisi. In data 22 aprile, con nota commissariale pubblicata su questo sito, veniva espresso formale patrocinio per la realizzazione del film a Pizzo, pensando al ritorno di immagine ed economico per la Città".