Le tensioni non si alleggeriscono e la storia di Simonluca si alimenta di risentimenti e denunce. Si riflette sulla ragione per cui un diritto sia diventato un caso mediatico e il motivo per cui a far da mediazione tra scuola e famiglia, firmatarie di un patto di corresponsabilità, siano dovute intervenire alte cariche della Repubblica, amministratori locali e persino l’Arma dei carabinieri. Se rimane ancora in sospeso l’accordo tra scuola e famiglia, su sponde opposte nel considerare quanto accaduto (per la dirigente un errore di comunicazione, per la famiglia una vicenda in cui ora si cerca di far salire le vittime sul banco degli imputati) l’attenzione si sposta sulle segnalazioni pronte a essere inviate al garante della privacy, al prefetto di Catanzaro e all’ordine degli avvocati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro