Un megaparcheggio nell’area del Musofalo. Lo immaginò l’ex sindaco Michele Traversa e lo vuole l’attuale primo cittadino Sergio Abramo perché, Recovery plan o no, se c’è una cosa che a Catanzaro spacca, ma poi unisce è proprio il caos parcheggi. Nulla a che vedere con quel che c’è adesso, nulla che si possa inaugurare a breve, ma la fiammella di uno dei nodi irrisolti della mobilità urbana del capoluogo di regione è tutt’altro che spenta. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Franco Longo, parla chiaramente di «incompiuta inserita nell’Accordo di programma quadro fermo alla Regione che però - sottolinea con forza - non è in alcun modo caduta nel dimenticatoio». Anzi, svela pure il disappunto del primo cittadino per un rallentamento dovuto anche alla pandemia da Covid-19 e non nasconde il rammarico per un problema che resiste nonostante la consigliatura sia ormai entrata nel rush finale, ma promette: «L’attenzione resta alta». L’endemica carenza di posti-auto, che stritola i Tre colli nella morsa di un traffico alimentato spesso da chi gira a vuoto e come fosse una trottola nel disperato tentativo di parcheggiare il proprio veicolo, d’altronde, è sotto gli occhi di tutti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria