Nella serata del 16 maggio scorso, personale della squadra volante del commissariato di Lamezia Terme interveniva in località Varrà di Sant’Eufemia-Lamezia, in quanto un cittadino extracomunitario richiedeva aiuto al “113”, riferendo di essere oggetto di una violenta aggressione fisica da parte di un altro extracomunitario, armato di un bastone. In effetti, gli agenti, giunti prontamente sul luogo indicato, sorprendevano un cittadino nigeriano, I. A. di anni 34, mentre, visibilmente agitato, minacciava ed inveiva contro le persone presenti all’interno di una abitazione. Gli operanti riuscivano a bloccare l’aggressore, evitando che continuasse nella sua azione violenta e, subito dopo, prendevano contatto con il richiedente, un senegalese, visibilmente impaurito da quanto stesse accadendo, che dichiarava ai poliziotti di essere stato costretto a barricarsi in casa, insieme alla moglie ed al figlioletto di un anno, nel tentativo di sfuggire alla furia violenta del suo aggressore, aggiungendo che, poco prima dell’arrivo della volante, l’aggressore lo aveva colpito con un pugno in faccia e percosso violentemente con un bastone, e che, malgrado egli si fosse barricato in casa, aveva cercato ripetutamente di sfondare la porta. Sulla base di quanto accertato, stante la fragranza del reato di lesioni aggravate e tentata violazione di domicilio, I. A. veniva tratto in stato di arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza del commissariato in attesa dell’udienza di convalida, avvenuta nella giornata di ieri, al termine della quale è stata disposta l’applicazione nei confronti dello stesso della misura degli arresti domiciliari. Entrambi gli extracomunitari sono risultati in regola con le norme sull’immigrazione.