Tutto da rifare. La conferenza dei servizi ha bocciato l’analisi di rischio presentata dalla curatela fallimentare della “Sasol Italy spa” per la bonifica dell’area dell’ex stabilimento di solventi passato di mano alla “Kroton Gres Industrie Ceramiche srl”-ex “Sasol”. Ad incidere, sono stati i pareri forniti dall’Arpacal (Agenzia regionale per tutela dell’ambiente) e dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), trasmessi al ministero dell’Ambiente (oggi della Transizione ecologica) il 29 novembre 2019, il 30 marzo 2020 e l’8 marzo 2021. I due enti pubblici, come viene riportato nel decreto dell’ex dicastero dell’Ambiente che ha certificato l’esito negativo del procedimento, hanno proposto una serie di osservazioni, rimaste irrisolte, in merito al documento che serve a definire lo stato di contaminazione delle acque di falda della zona da mettere in sicurezza in maniera permanente (che fa parte del Sito di interesse nazionale), oltre che a quantificare i rischi per l'uomo e per l'ambiente.
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