Approfittando della contiguità della propria azienda zootecnica con terreni pascolivi, un allevatore del Cirotano aveva introdotto una mandria di bovini in una proprietà privata, abbandonandola al pascolo. La proprietaria danneggiata, constatando il perdurare del pascolamento, ha querelato l’allevatore alla Stazione CC Forestale Cirò che è intervenuta accertando i fatti lamentati.
L’allevatore avrebbe finanche aperto varchi nella recinzione di confine per facilitare l’ingresso degli animali. L’area, peraltro, è interessata dalla presenza di un rimboschimento di eucaliptus, ceduato, vale a dire tagliato, recentemente. Sono state integrate, quindi, violazioni ulteriori di carattere amministrativo. Nelle tagliate - le aree boschive sottoposte a taglio - con l’obiettivo di non danneggiare i giovani germogli, infatti, non è consentito il pascolo per un periodo di tempo stabilito dalle cosiddette Prescrizioni massima e polizia forestale, le norme regionali di carattere regolamentare che disciplinano le attività consentite nei terreni soggetti a vincolo idrogeologico.
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