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Vibo Marina, il violento pestaggio nasconde altri clamorosi retroscena

La vittima tre volte in caserma per raccontare tra le lacrime soprusi e umiliazioni

A dare una mano agli investigatori è stato il coraggio della vittima che ormai disperata s’è presentata in caserma per raccontare, denunciare e liberarsi finalmente del macigno della paura che da tempo lo soffocava. «Non ce la faccio più, ho paura per la mia incolumità e per la mia famiglia, ho paura di vederlo per strada, sono sicuro che lui prima o poi mi farà fare una brutta fine... Io sono con le spalle al muro...». Uno sfogo drammatico quello di Antonio De Leonardo, 50 anni di Vibo Marina che tra le lacrime ha supplicato i carabinieri ad intervenire. «Vi prego aiutatemi, fate qualcosa, ho paura che la prossima volta accadrà qualcosa. Io cerco di evitarlo in tutti i modi, quando passo davanti al suo negozio guardo avanti, ma purtroppo quando devo andare a lavorare devo passare per forza davanti al suo negozio. Io non voglio più avere a che fare con lui».
E non aveva certo tutti i torni Antonio De Leonardo che nel giro soli due mesi si è presentato in caserma per ben tre volte per spigare per filo e per segno le minacce e le aggressioni che puntualmente subiva. Un quadro probatorio pesantissimo ma che potrebbe riservare ancora clamorosi retroscena e in tal senso gli investigatori sotto il coordinamento del Procuratore di Vibo, Camillo Falvo, stanno cercando di fare piena luce. Per adesso l’aggressore Leoluca Corso, 45 anni, anche lui di Vibo Marina, si trova agli arresti domiciliari.

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