Nessun ripensamento. Il Comune di Stalettì va avanti e si prepara ad affidare i lavori di demolizione dei manufatti sequestrati dalla Procura della Repubblica a Caminia. I fondi per eseguirli sono stati accreditati nelle casse del comune ionico che rende pubbliche le intenzioni di dare seguito al decreto penale di condanna che ha stabilito la necessità di eliminare i bungalow etichettati come abusivi. È di circa tremila metriquadri l’area oggetto delle prime demolizioni in cui vengono indicati i corpi di fabbrica che per primi saranno eliminati. In tutto 9 strutture, usate come civili abitazioni e un manufatto realizzato in blocchetti di cemento con una copertura di pannelli coibentati adibito a locale per pompe di sollevamento di circa 5 metri quadrati. «La sussistenza della responsabilità penale dell’abuso - spiegano dal Comune - si fonda sugli accertamenti realizzati nel 2018 dalla guardia costiera. Sarà abbattuto un insediamento abitativo composto da manufatti indipendenti posti su un’area lunga e stretta, dislocata a ridosso del lungomare. La procura per le attività tecniche di demolizione, ha affidato l’incarico all’ingegner Michele Vottari e si andrà ora avanti con l’individuazione della ditta che dovrà eseguire i lavori, investendo le somme ricevute». Ad accordarle il dipartimento di tutela all’ambiente della Regione Calabria che ha concesso 100 mila euro per avviare le demolizioni.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia