Un amore mai sbocciato quello tra Catanzaro e l’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli. Prima la battaglia con Reggio Calabria per la sede regionale, finita davanti alla giustizia amministrativa e approdata a decisioni favorevoli al capoluogo di regione, ora si apre quella con Gioia Tauro, indicata quale nuova sede della Direzione regionale per la Calabria. La Giunta Abramo si rivolge dunque con un ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro l’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli (Adm), contro il ministero dell’Economia e nei confronti del Comune di Gioia Tauro per chiedere l’annullamento del regolamento di amministrazione dell’Agenzia approvato l’11 gennaio dal Comitato di gestione e poi emendato il 28 gennaio. Il Regolamento nella sua ultima versione modifica gli assetti territoriali dell’Agenzia delle Dogane e monopoli, rende la Calabria autonoma dalla Campania (prima si parlava, infatti, di Direzione interregionale) e tra le Direzioni interregionali, regionali e interprovinciali annovera la Direzione regionale per la Calabria con sede a Gioia Tauro. L’amministrazione di Palazzo De Nobili non condivide la conclusione delle valutazioni espresse dal Comitato di gestione in ordine alle alla modifica del piano di riordino degli assetti organizzativi. In particolare alla luce del fatto che l’articolo 6 del Regolamento stabilisce, nelle more di un ampio progetto di marco-organizzazione, che la Direzione regionale sia classificata e organizzata quale struttura di livello dirigenziale generale e sia ubicata proprio nella sede della città reggina della Piana. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro