Seppur con qualche limitazione, e con le tante regole sulla sicurezza ancora in vigore, anche in città tornano ad aprire le palestre. Dopo mesi di chiusura forzata, dunque, causata dalla pandemia, da lunedì 24 maggio, finalmente hanno rivisto la luce le attrezzature degli impianti sportivi.
Un ritorno alla normalità per le strutture e i loro clienti, che però sembra affacciarsi timida alle concessioni offerte dal governo Draghi. Sebbene, infatti, le palestre facciano parte di un considerevole indotto economico in termini di consumi, che ha sofferto molto le perdite causate dalle restrizioni imposte, la riapertura a ridosso della stagione estiva non sembra essere una scelta tempistica del tutto utile.
Dal recupero degli abbonamenti, fino al ritorno in massa nei templi del fitness, «il periodo scelto per la riapertura – afferma Cristina Chiaravalloti, socia dell’Olimpia Natural Fitness – non è proprio favorevole. Noi di solito, proprio a ridosso dell’estate chiudevamo. La stagione estiva ha sempre svuotato le palestre. La speranza è che si possa rimanere aperti da qui in avanti, e che a settembre si possa riprendere con le attività più o meno normalmente. Adesso, giusto qualcuno sta venendo per recuperare la forma fisica, ma la gran parte dei nostri clienti ancora non si è vista.
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