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Sant’Anna di Catanzaro, altri otto giorni di ossigeno: l’ultima parola all’assemblea dei soci

Cresce l’attesa per la decisione dell’Asp sul contratto 2021

La protesta dei dipendenti del Sant'Anna Hospital davanti alla sede dell'Asp di Catanzaro

I tempi tecnici di convocazione assembleare dei soci fanno slittare di tre giorni la decisione finale che potrebbe mandare definitivamente in soffitta una storia lunga 60 anni. Gli otto giorni di preavviso che il presidente del Consiglio d’amministrazione deve garantire ai soci, convocati ieri, concedono al Sant’Anna Hospital altre 72 ore di ossigeno e speranza rispetto a una tabella di marcia che mercoledì Gianni Parisi dava per conclusa alla data del primo giugno. Lo spauracchio dei libri in tribunale, però, è fermo perché l’unica àncora di salvezza resta la firma sul contratto 2021, ma l’Asp ha già fatto sapere di essere ancora nella fase di valutazione del budget.

Eppure, ora come non mai, la clinica cardiologica è a millimetri da quel baratro che Parisi sta provando a evitare sin dal dicembre scorso. Non c’è più tempo e soprattutto non ci sono più soldi. Da qui l’urgenza del presidente del Consiglio d’amministrazione di convocare i soci. È soltanto loro, in effetti, la decisione finale rispetto alla volontà di chiudere i rubinetti o provare a resistere ancora qualche giorno. La speranza è ovviamente riposta in quella celerità invocata da mesi che, qualora la firma dell’Asp arrivasse entro i sette giorni restanti del countdown, potrebbe trasformare in superflua la convocazione e quindi chiudere il caso con quel lieto fine nel quale dipendenti e pazienti vogliono ancora sperare.

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