Niente più riabilitazione nel presidio ospedaliero lametino. Il servizio infatti è stato “traslocato” nell’area industriale dell’ex Sir, nei locali che ospitano il polo integrato Asp-Inail, a venti chilometri di distanza dal centro cittadino e dall’ospedale “Giovanni Paolo II”. Una decisione che ha creato non pochi malumori tra gli utenti, molti dei quali anziani, costretti a farsi accompagnare all’area industriale per poter sottoporsi alle sedute riabilitative. Anche perché non esiste alcun servizio navetta che dal centro città arriva al polo integrato nell’ex Sir. Una “chiusura” del servizio di Riabilitazione che pare sia dipesa dal pensionamento di medici e tecnici, non sostituiti, e ora anche dalla necessità di fare “spazio” nei locali della palazzina adiacente all’ospedale in via Perugini, per ospitare un altro servizio: la Neuropsichiatria infantile. Come dire: si spoglia un santo per vestirne un altro. Una decisione che tra l’altro aveva sollevato non poche critiche nei giorni scorsi, anche perché per realizzare il servizio di Neuropsichiatria infantile, sono stati trasferiti il SerD e soprattutto il Suem 118, che dalla postazione adiacente il pronto soccorso e l’elisoccorso, dovrebbe spostarsi da tutt’altra parte, al primo piano di una palazzina che ospita altri servizi sanitari. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro