Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 27 Aprile 2024

Carabinieri aggrediti: 2 arresti a Soriano. C'è anche il fratello di un assessore comunale

Aggrediti e picchiati durante un normale servizio nel territorio di Soriano. A farne le spese sono stati due carabinieri della locale stazione, costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia, dove sono stati giudicati guaribili in pochi giorni. I responsabili sono stati subito bloccati e arrestati. Si tratta di Salvatore Emmanuele, 27 anni, di Gerocarne, fratello del pregiudicato Giovanni Emmanuele (attualmente in carcere) e Vincenzo Primerano di Soriano, incensurato, fratello dell’assessora Maria Teresa Primerano, con delega ai lavori pubblici al Comune di Soriano. L’aggressione è avvenuta venerdì scorso ma la notizia si è appresa soltanto ieri. Emmanuele e Primerano sabato mattina sono stati processati per direttissima davanti al Tribunale di Vibo ed il giudice dopo aver convalidato l’arresto ha disposto nei loro confronti l’immediata scarcerazione imponendo loro l’obbligo di firma. Secondo quanto è stato possibile accertare, i militari sono stati aggrediti nei pressi di una masseria dove si erano recati per la notifica di un atto. Alla vista dei carabinieri, però, Emmanuele e Primerano, per motivi non noti, sono andati in escandescenza scagliandosi contro i militari. Da qui l’arresto e l’accompagnamento di entrambi in caserma e successivamente in carcere. Sull’accaduto sono in corso ulteriori indagini soprattutto per accertare per quale motivo Salvatore Emmanuele, soggetto sottoposto ad obbligo di soggiorno, si trovava insieme a Primerano in quella masseria. Le indagini vengono condotte dai militari della stazione di Soriano in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno. Nel gennaio scorso a finire in carcere è stato Giovanni Emmanuele, di 33 anni, che si era reso irreperibile qualche mese addietro. In quell’occasione Emmanuele ha cercato di sfuggire alla cattura dandosi ad una rocambolesca fuga, ma è stato bloccato dopo un prolungato inseguimenti sui tetti. Emmanuele era ricercato perché doveva scontare una pena divenuta definitiva (7 anni e 8 mesi) per traffico di droga.

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