I pontili restano sempre lì ma sono di fatto inutilizzabili, perché ancora sotto sequestro. Il decreto presidenziale con il quale il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza della Navylos srl al fine di mantenere la situazione rinvia al 1° luglio la discussione di merito sull’estensione della concessione demaniale marittima che la società vorrebbe avvenisse fino al 2033. E interrompe di fatto anche l’iter di rimozione dei pontili per il quale il Comune aveva concesso dieci giorni di tempo che sarebbero scaduti domenica: il decreto prende infatti in considerazione il “periculum” legato alle operazioni di smontaggio che verrebbero eventualmente rese vane da un eventuale accoglimento della tesi della Navylos nell’udienza del 1° luglio. Ma nulla dice, ovviamente, rispetto al sequestro penale dei pontili, di fatto inutilizzabili perché sotto custodia giudiziaria. Né tale aspetto è stato possibile sollevarlo in quanto il decreto è stato emesso “inaudita altera parte”, ovvero senza contraddittorio e senza che il Comune potesse costituirsi in giudizio, avendo appreso dell’istanza, spiegano fonti di Palazzo De Nobili, solo all’emissione del decreto.
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