Tragedia alle porte del comune vibonese nel primo pomeriggio di ieri. Antonino Vinci, conosciuto da tutti come Tonino, 42 anni, è morto mentre percorreva con la sua bicicletta via Nicholas Green, il tratto di strada veloce compreso tra Limbadi e la frazione Badia che percorre per alcuni chilometri la zona periferica cittadina. Intorno alle 14, nei pressi della Distilleria “Fratelli Caffo”, l’uomo ha perso il controllo del mezzo cadendo rovinosamente per terra. A dare l'allarme alcuni passeggeri delle auto sopraggiunti sul posto subito dopo, i quali hanno prontamente allertato i carabinieri della locale Stazione. A portare i primi soccorsi sono quindi giunti i militari e l’ambulanza del 118 il cui medico non ha potuto far altro che constatare il decesso del Vinci. Secondo le prime ricostruzioni, con molta probabilità, il 42enne sarà stato tratto in inganno dalla strada in forte pendenza e dalla velocità che avrebbe inaspettatamente preso la bicicletta da dove sembra essersi improvvisamente sganciata la ruota anteriore senza dare allo sventurato la possibilità di rallentare in qualche modo la corsa del velocipede e determinando, così, il drammatico sinistro. Vinci, avrebbe sbattuto la testa morendo sul colpo, con molta probabilità, per la frattura dell'osso del collo. In corso d’accertamento da parte dei carabinieri la reale dinamica dell’incidente considerando che non c’erano testimoni e la strada era deserta. Per questo e per escludere il coinvolgimento di un altro mezzo, saranno esaminate con molta attenzione le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della distilleria. Un incidente rocambolesco e drammatico per Tonino, cugino di Matteo Vinci, il giovane biologo ucciso da un’autobomba nell’aprile 2018. Lo sfortunato viveva insieme al padre ed era benvoluto da tutta la comunità limbadese.