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Ore decisive per il Sant'Anna di Catanzaro, riunione dei soci per decidere il futuro

l Riesame ha confermato il dissequestro di circa 7 milioni di euro

Il Sant'Anna Hospital di Catanzaro

Richiesta di riesame accolta a novembre, ma a poche ore dall’assemblea dei soci che stamattina alle 10 deciderà se staccare la spina o investire ancora nel colosso catanzarese della cardiochirurgia, il Sant’Anna Hospital ha incassato ieri le motivazioni di una sentenza che riduce da oltre dieci milioni a poco più di tre, e dunque a un terzo, l’entità complessiva del sequestro preventivo scattato a seguito dell’inchiesta “Cuore matto”.

«La somma riconosciuta per ricoveri ordinari deve ritenersi correlata alla utilizzazione dei posti letto accreditati per la cardiologia» che, come dimostrato dalla clinica, non sono 17, più i cinque dell’Unità di terapia intensiva coronarica che sarebbero stati utilizzati per degenze ordinarie, ma 25.

I posti autorizzati per Cardiologia ed emodinamica fanno dunque la differenza ed è questa la prima delle due ragioni fondamentali che hanno portato la sezione penale del tribunale di Catanzaro a rideterminare la somma complessiva del sequestro disposto a settembre dal giudice per le indagini preliminari.

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