Soffiano venti di guerra sul fronte rifiuti tra Crotone e Catanzaro. L’Ato pitagorico è pronto ad opporsi alla decisione della Comunità d’ambito del capoluogo di regione che ha impugnato davanti al Tar Calabria l’ordinanza n. 24 con la quale, lo scorso 12 aprile, il presidente facente funzione della giunta regionale, Nino Spirlì, ha assicurato ai comuni crotonesi i conferimenti degli scarti della lavorazione, quanto meno per tutta l’estate, nelle altre discariche che insistono sul territorio calabrese. Nello specifico, il reggente della Cittadella di Catanzaro ha preso carta e penna per garantire la continuità degli smaltimenti nei siti di Lamezia Terme (località Stretto) e di San Giovanni in Fiore. Ma l’Ato di Catanzaro ha impugnato questa decisione. E adesso la “palla” passa ai sindaci della Comunità d’ambito crotonese, che saranno chiamati a riunirsi in assemblea per valutare se costituirsi come «parte interessata» nel contenzioso che è stato aperto dai loro colleghi del Catanzarese. I quali, hanno voluto rivolgersi ai giudici amministrativi per impedire che nell’impianto lametino trovi spazio anche l’immondizia proveniente dalle altre province, così come è stato stabilito dall’esecutivo regionale per evitare che l’intero sistema rifiuti vada in “tilt”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro