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Aste truccate a Lamezia, il Gip archivia la posizione di sedici indagati

Il giudice ha accolto le richieste della Procura “riabilitando” professionisti e cancellieri

Tribunale di Lamezia

Fine di un incubo. Tirano un sospiro di sollievo 16 dei 78 indagati finiti nell’inchiesta “Asta la vista”, che ha travolto avvocati, professionisti, imprenditori e anche cancellieri del Tribunale lametino, su un presunto giro di aste truccate. Il Gip Rossella Prignani ha infatti accolto la richiesta di archiviazione formulata lo scorso primo febbraio dal pubblico ministero Santo Melidona e dal procuratore della Repubblica Salvatore Curcio, ponendo così la parola fine al troncone principale dell’operazione che suscitò molto scalpore in città. Cancellieri e professionisti erano infatti accusati di turbativa d’asta e altri gravi reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, tanto che qualcuno venne sottoposto a misure cautelari personali, detentive e interdittive. In particolare, i cancellieri Sabrina Marasco e Michele Albanese furono sospesi mentre alcuni avvocati e commercialisti furono posti agli arresti domiciliari. Il Gip ora ha stabilito che «nessun illecito» è stato commesso nella cancelleria delle Esecuzioni. Archiviate anche le posizioni dei professionisti: Massimo Durante, Paolo Cosentino, Francesca Misuraca, Aldo Larizza, Eugenio Travaglio, Oriana Travaglio, Bruno Famularo, Emanuela Vitalone, Claudio Calimeri, Antonio Stigliano, Bruno Battaglia, Sergio Tomaino, Fabio Canzoniere, Monica Nunnari , oltre ai cancellieri Michele Albanese e Sabrina Marasco.

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