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Il filosofo Galluppi “ritorna” a Tropea: nella tomba di famiglia dopo 175 anni

Lo studioso fu uno strenuo difensore della libertà dell’uomo. In un convegno è stata ricordata l’attualità del suo pensiero

Riposa nel “silenzio eterno” accanto ai suoi familiari. Da ieri pomeriggio i resti mortali del filosofo tropeano Pasquale Galluppi si trovano, finalmente, nella cappella di famiglia ubicata nella chiesa concattedrale di Tropea.

Parallelamente alla traslazione si è tenuto un convegno, organizzato dal Rotary, dal Club per l’Unesco di Tropea e dalla Congregazione dei Bianchi di San Nicola, al quale hanno partecipato Giuseppe Romano (presidente del Rotary), mons. Ignazio Toraldo di Francia (assistente spirituale Confraternita Bianchi di San Nicola), Giovanni Macrì (sindaco di Tropea), Dalila Nesci ( sottosegretario di Stato per il ministero del Sud e della Coesione territoriale).

Le relazioni, sulla figura del “barone filosofo” e sul suo pensiero, sono state affidate al prof. Gianluca Giorgetti Toraldo di Francia, al prof. Luciano Meligrana e al prof. Massimo Franco. I tre relatori hanno focalizzato l’attenzione sulla modernità del pensiero galluppiano considerato tra le menti più eccelse e raffinate della filosofia del suo tempo.

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