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Crotone, assolto il tecnico Modesto dall'accusa di associazione mafiosa e usura

L'ex tecnico di Rende e Cesena è stato da poco ingaggiato proprio dalla compagine pitagorica

La Corte di appello di Catanzaro, disattendendo le richieste della Procura generale che ne sollecitava la condanna a 8 anni di reclusione, ha assolto il tecnico del Crotone, Francesco Modesto con formula ampia dall'accusa di associazione mafiosa e usura. Il verdetto ricalca la sentenza di primo grado emessa dal Gup distrettuale di Catanzaro del febbraio del 2019. Modesto è risultato totalmente estraneo a una vischiosissima storia di prestiti a strozzo nella quale era stato trascinato dal pentito di ’ndrangheta, Roberto Violetta Calabrese. I legali dell’ex calciatore, gli avvocati Leo Sulla del foro di Crotone e Pasquale Marzocchi del foro di Cosenza, si sono tenacemente battuti per dimostrare l’assoluta innocenza di “Ciccio Modesto” che, nel frattempo, dopo essere stato  allenatore del Rende e del Cesena in serie C è diventato il “mister” della compagine pitagorica appena retrocessa dalla massima serie. L’ex calciatore non solo ha sempre respinto ogni addebito ma ha pure dimostrato d’aver denunciato il collaboratore di giustizia, prim’ancora d’essere sotto indagine. Modesto, infatti,  aveva querelato per ben tre volte il suo accusatore, nel 2013. Un uomo che, peraltro, non conosceva direttamente. L’aveva denunciato perché aveva scoperto che Violetta Calabrese agiva illegittimamente per conto di una società di costruzioni nella quale lo stesso Modesto risultava come socio.

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