Indagato per calunnia dalla Procura perché, in qualità di sindacalista, ha chiesto al suo datore di lavoro i documenti che certificassero la sicurezza del luogo di lavoro. E’ accaduto al segretario provinciale di Crotone del sindacato di Polizia Siulp Claudio Giammarino, che nei mesi scorsi ha chiesto al Questore di avere il certificato prevenzione incendi ed il documento di valutazione dei rischi. Non ricevendo risposta Giammarino, con il supporto del Siulp regionale e nazionale, si era rivolto alla Procura per chiedere di verificare l’esistenza dei documenti, ma è stato indagato.
Per questo stamani, davanti la Questura, si è svolto un sit-in del Siulp al quale ha preso parte anche il segretario nazionale Felice Romano: «La questura - ha detto Romano - sorge su un sito dove ci sono rifiuti tossici come recita il cartello all’ingresso. Facendo nostro l’appello del presidente Mattarella a lavorare insieme contro le morti bianche abbiamo chiesto al datore di lavoro se esistevano i presupposti di sicurezza. Dobbiamo ascoltare il Capo dello Stato o qualcuno vuole che per i poliziotti non ci sia la sicurezza e i responsabili lavoro e sicurezza non debbano esercitare la potestà. Fermo restando che a Firenze è accaduto il contrario e ci siamo ritrovati indagati per non aver chiesto se c'erano le condizioni di sicurezza. Ribadiamo la fiducia nella giustizia, ma qui si gioca la credibilità per porre le basi del rilancio della Calabria e se chi è la prima sentinella contro la criminalità oggi è costretto a tutelare se stesso è evidente che la strada sarà complicata. Come sindacato e Cisl faremo barriere per non far morire la legalità ma farla fiorire proprio da Crotone».
In 150 hanno preso parte al sit-in al quale erano presenti anche il segretario regionale Siulp Giuseppe Lupia, il segretario della Cisl Calabria Tonino Russo e tutti i segretari provinciali del Siulp. «La presenza di colleghi da tutta la regione - ha detto Gammarino - significa solidarietà, significa che il Siulp nazionale è attento ai temi della sicurezza sul lavoro e che abbiamo una regione coesa che fa gruppo rispetto alle esigenze dei poliziotti e della sicurezza sui luoghi sul lavoro». (ANSA).
La replica
Con riferimento ad alcune notizie stampa, apparse nella giornata odierna, relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, la Questura di Crotone tiene a precisare che con gli Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) c’è sempre stata una proficua interlocuzione. Gli accessi, anche nei periodi festivi, sono sempre avvenuti nel rispetto delle norme. Laddove siano state evidenziate possibili anomalie, si è cercato di provvedere con i relativi interventi, con redazione anche di Dvr (Documento valutazione rischi), condiviso da tutti i soggetti della sicurezza, Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) compresi. Tenuto conto della particolare situazione logistica della Questura, negli ultimi anni sono state svolte tutte le necessarie attività rendendo disponibile un terreno di 12mila metri quadri per le esigenze della Polizia di Stato; come a novembre 2020 è stato delocalizzato l’Ufficio logistico, in una struttura demaniale, completamente rivisitata ed oggetto di sopralluoghi. Infine non è stata mai intrapresa, motu proprio, da parte dell’Amministrazione, alcuna azione processuale.
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