La Corte d’assise d’appello di Catanzaro, in riforma della sentenza di primo grado, ha comminato tre condanne e un’assoluzione nell’ambito del processo per l’omicidio dell’avvocato Torquato Ciriaco, compiuto il primo marzo del 2002. Condannati a 30 anni di reclusione i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci e a 7 anni e 4 mesi anni il collaboratore di giustizia Francesco Michienzi. Assoluzione confermata, invece, per il boss di Filadelfa, nel vibonese, Tommaso Anello. Per i fratelli Fruci e per Anello il pg Luigi Maffia aveva chiesto la pena dell’ergastolo. Secondo l’accusa, Ciriaco fu ucciso perché voleva acquistare una azienda edile che la cosca Anello voleva finisse ad un imprenditore già sottoposto ad estorsione. L’omicidio sarebbe stato quindi opera, secondo la ricostruzione d’accusa, del clan di Filadelfia che estende la sua zona di competenza fino all'Angitola, al confine con il territorio delle cosche Lametine. (ANSA).