Chi ha la sfortuna di vivere in questo quartiere è come se fosse condannato ad avere sulla pelle un marchio indelebile. Eppure, quando negli anni Ottanta il quartiere Aranceto è nato, doveva essere una sorta di cerniera d'oro che univa Catanzaro con Catanzaro Lido. E, la sua posizione strategica in fondo, aveva tutti i requisiti per farla diventare una zona di cui la città ne poteva andare fiera. Infatti, in quegli anni, numerose sono state le persone che hanno deciso di investire i loro risparmi nell'acquisto di un'abitazione, anche ad un prezzo molto oneroso. Oltre quarant'anni addietro, quando il quartiere Aranceto veniva presentato sui podi e con trombe spianate, come un residence di alto prestigio. Una zona d'eccellenza a due passi dal mare, con vicini centri commerciali, scuole, asili, parrocchie, piste ciclabili, mercatini rionali, mezzi di trasporto potenziati, centri sociali e quanto di meglio si poteva offrire per rendere nobile un quartiere. Ma tutto è iniziato a cambiare nel momento in cui il Comune ha deciso per l'assegnazione delle case popolari. Da quel momento i residenti iniziarono a capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro