Ventuno condanne e sette assoluzioni. Si è concluso così davanti al Tribunale di Crotone il giudizio di primo grado del procedimento ordinario scaturito dall’inchiesta “Acquamala” della Dda di Catanzaro, che ipotizza l’esistenza di una presunta banda di etnia rom che avrebbe venduto cocaina, eroina e marijuana anche davanti alle scuole, utilizzando, a volte, dei pusher bambini.
Ieri il collegio giudicante presieduto da Massimo Forciniti (a latere Elvezia Cordasco ed Ersilia Carlucci), al termine di una camera di consiglio durata oltre 5 ore, ha inflitto pene per circa un secolo di carcere. Queste le condanne decise dal Tribunale: 6 anni di reclusione per Maurizio Abbruzzese detto “Gambero”; 4 anni e 1 mese per Damiano Bevilacqua detto “Banana”; 4 anni, 1 mese e 15 giorni per Francesco Bevilacqua detto “Pippo”; 2 anni per Rosetta Bevilacqua; 2 anni per Alberto Carelli detto “Roberto”; 6 anni per Pasquale Crugliano; 1 anno e 4 mesi per Franco Edda; 1 anno e 4 mesi per Riccardo Gualtieri; 12 anni per Domenico Maida, detto “Nico”; 3 anni e 7 mesi per Antonio Manetta, detto “Chificio”; 1 anno e 4 mesi per Antonio Passalacqua, detto “Maciste”; 4 anni per Armando Passalacqua detto “Labruto”; 2 anni e 3 mesi per Damiano Passalacqua; 3 anni e 6 mesi per Giovanni Passalacqua detto “Gigliotti; 6 anni e 15 giorni per Piero Ranieri detto “Bambinone”; 3 anni e 6 mesi per Maurizio Sabato detto “Cavaliere”; 7 anni per Antonio Scerbo; 7 anni per Martino Tarasi; 6 anni e 11 mesi per Damiano Amato; 1 anno per Giuseppe Oliverio; e infine, 4 anni e 7 mesi per Maria Scicchitano. Sono stati assolti: Carmelina Abbruzzese; Antonio Berlingeri (38 anni); Antonio Berlingeri (28); Armando Bevilacqua detto “Bacco”; e Nicola Mele. Sono stati inoltre assolti: Antonio Abbruzzese e Antonio Passalacqua detto “Capa Grande”.
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