Stagionali rimasti senza contratto a tempo determinato, si intravede un leggero spiraglio per il loro possibile reinserimento lavorativo. La Sacal e le organizzazioni sindacali di Cisl e Uil si riuniranno per la prima settimana di agosto per verificare se effettivamente lo scalo ha bisogno delle prestazioni di queste ulteriori 11 unità lavorative della Sacal Gh (servizi a terra), visto che il traffico aereo sta riprendendo velocemente e a pieno regime, dopo lo stop dovuto all’emergenza pandemica. Se i voli aumenteranno allora si dovrà necessariamente implementare il personale e quindi si potrà pensare di reinserire gli undici stagionali rimasti finora fuori dall’accordo stipulato nei giorni scorsi da Sacal e le due organizzazioni sindacali che hanno garantito un contratto a tempo determinato, fino alla fine di ottobre, per gli stagionali che vantano una certa anzianità di servizio. Tuttavia va evidenziato che alcuni lavoratori, precari che da anni svolgono il loro servizio a ritmo stagionale, hanno rifiutato l’accordo temporaneo. A motivare la loro decisione una presa di posizione energica: «Dopo 13/14 anni di lavoro precario e svolto solo per a livello stagionale, siamo veramente stanchi». «Vogliamo essere stabilizzati – hanno ribadito gli stagionali dissidenti – vogliamo un lavoro che ci garantisca un salario a tempo indeterminato e non solo per alcuni mesi all’anno». Intanto un’altra buona notizia arriva sempre a favore dei lavoratori per i quali la società che gestisce lo scalo comunica il pagamento degli stipendi arretrati per i dipendenti Sacal e Sacal Gh, grazie alla disponibilità delle risorse riguardanti l’aumento di capitale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro