Sarà l’ennesima estate di sofferenza per la provincia di Crotone in termini di rifiuti. Da tre giorni, dalla costa all’entroterra, si vedono cumuli di spazzatura traboccare dai cassonetti. E il motivo è sempre lo stesso: il cattivo funzionamento degli impianti di smaltimento. Infatti, da una parte c’è il termovalorizzatore di Gioia Tauro che per un po’ di tempo non potrà ricevere il Css (combustibile ottenuto dalla lavorazione degli scarti dei rifiuti) a causa di un guasto tecnico che è stato reso noto solo ieri. Dall’altra, c’è la discarica di Lamezia Terme che nonostante abbia ricevuto dalla Regione la disposizione, contenuta nell’ordinanza 24 dello scorso 12 aprile, di ospitare da luglio a dicembre 150 tonnellate al giorno di spazzatura prodotta dai 27 comuni della provincia pitagorica, continua ad andare avanti a singhiozzo a discapito dell’Ato crotonese (organismo che in futuro dovrà gestire il ciclo integrato dei rifiuti su scala provinciale). Infatti, solo ieri pomeriggio i camion provenienti dal selezionatore di Ponticelli hanno potuto conferire nell’impianto lametino qualche decina di tonnellata arretrata, rimasta ferma nei mezzi da sabato (quando nella città capoluogo e nel comprensorio s’è fermata la raccolta dell’immondizia). Per un ritorno alla normalità occorrerà attendere ancora qualche giorno. Nel giro di poche ore, in tutta la provincia le strade sono state invase dai rifiuti, alla luce anche dell’incremento di residenti che si sta registrando in questo periodo. Nella città capoluogo, ad esempio, in centro così come in periferia le immagini sono le seguenti: sacchetti sparsi a terra che a volte impediscono anche di camminare sui marciapiedi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro