Cinque piani con finestroni a vista, ampie stanze singole con bagno all'interno, aria condizionata. No, non siamo in un albergo cinque stelle aperto nel capoluogo ma all'interno del Policlinico di Catanzaro. E non si tratta, purtroppo, dell'inaugurazione di un nuovo reparto che andrebbe ad unirsi agli altri già presenti ed eccellenti per qualità di prestazioni sanitarie ed accoglienza dei pazienti. Ci troviamo nel Corpo C. La memoria vi dice qualcosa? Sicuramente si, perché di questa ala dell'edificio se n'è parlato molto nei mesi scorsi, soprattutto durante la pandemia. Era ottobre del 2020 quando l'ex commissario straordinario dell’Aou, Giuseppe Zuccatelli, propose più volte proprio questi spazi come soluzione per decongestionare i reparti del “Pugliese” e scriveva queste parole: «Negli ultimi giorni, la crescita esponenziale del contagio da coronavirus ha azzerato la capacità di ricovero nei reparti di malattie infettive del “Pugliese” e del “Mater Domini”. Reitero, questa volta con vibrata veemenza, vista la gravità della situazione creatasi, la richiesta di messa a disposizione dell'area del Corpo C dell'Ateneo che conta di ben 75 posti letto attivabili in brevissimo tempo per essere messi a disposizione per la cura dei pazienti». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro