L’ultimo verdetto è atteso per fine mese. Sarà quello che deciderà il destino di circa 60 degli occupanti della case sequestrate dalla Procura. Giocano il tutto e per tutto nel tentativo di far riconoscere la natura demaniale del terreno, riaprendo una disputa che, dopo 30 anni, l’aveva sottratto alla titolarità del Comune. Un elemento essenziale per gli occupanti che vedrebbero nell’accettazione dello studio commissionato a un professionista del settore, la possibilità di rimescolare le carte e sottrarsi all’obbligo di demolizione che ha già portato ai primi abbattimenti. Sono quelli relativi agli 8 bungalow appartenenti all’unico proprietario che per primo aveva osservato l’obbligo di sgombero, avviando il procedimento di cancellazione delle costruzioni edificate oltre 50 anni fa.
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