“La strada”. È l’associazione che per prima è entrata al campo rom e che per oltre trent’anni si è occupata della scolarizzazione dei bambini della bidonville oltre che della promozione sociale di tutta la popolazione che vi risiede. “La strada”, uno dei tanti sodalizi nati dalla grande rete della comunità Progetto Sud, ha avviato un percorso di emancipazione e di riscatto a favore dei cittadini rom in anni in cui le politiche di inclusione e integrazione per le minoranze erano ancora una chimera. L’attività degli operatori sociali, all’interno del campo, era quotidiana. Si iniziava la mattina alle 7 quando i rappresentanti dell’associazione bussavano ad ogni baracca, ad ogni container, per svegliare i bambini e i ragazzi che dovevano andare a scuola. Una volta pronti i piccoli rom venivano accompagnati ognuno nel loro istituto di riferimento e poi, al suono della campanella, venivano riportati al campo di Scordovillo col pulmino. Ma naturalmente l’attività dell’associazione non si limitava solo a questo. Per i bambini e i ragazzi si organizzavano i campi estivi e poi era ininterrotta l’opera di segretariato sociale per dare informazioni utili alla popolazione di Scordovillo in ogni ambito: medico-sanitario, legale, sociale, oltre che di salvaguardia ambientale riguardo ai comportamenti da tenere per il corretto smaltimento dei rifiuti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro