"Nella serata di ieri due detenuti, forse affetti da disturbi mentali, hanno appiccato un incendio nelle rispettive celle presso la sezione nuovi giunti del carcere di Vibo Valentia. Provvidenziale è stata l’opera delle donne e degli uomini del Reparto del Corpo di polizia penitenziaria, guidato dal Dirigente Salvatore Conti, che non senza rischiare in prima persona hanno provveduto a mettere in sicurezza i detenuti e a spegnere le fiamme". Lo dichiara Francesca Bernardi, Segretario Territoriale della Uilpa Polizia Penitenziaria, commentando le tensioni della scorsa notte presso il penitenziario vibonese. "Purtroppo - prosegue la Segretaria della Uilpa - nonostante i riflettori mediatici e della politica si siano riaccesi a illuminare flebilmente quei tetri luoghi costituiti dalle carceri, non si intravedono misure concrete e, mentre a Roma si discute, la Sagunto penitenziaria continua a essere espugnata".
"Benchè, in questa circostanza, grazie soprattutto alla perizia e alla professionalità della Polizia penitenziaria non vi siano stati danni alle persone - aggiunge Bernardi - non bisogna trascurare lo stress psicofisico a cui ripetuti episodi come quello descritto sottopongono gli operatori; alcuni dei quali sono stati chiamati nel turno di notte, al difuori della programmazione, con ripercussioni su tutti i turni successivi, peraltro, in una situazione di organico che presenta oltre il 22 percento di deficit. Lo ripetiamo, anche in Calabria e pure a Vibo Valentia servono immediati rinforzi organici e appropriati equipaggiamenti per la Polizia penitenziaria, ma soprattutto - conclude Bernardi - è di assoluta urgenza trovare un’efficace soluzione normativa per la corretta gestione, anche sanitaria, dei detenuti infermi di mente. Dopo il tanto clamore e le molteplici dichiarazioni, attendiamo ancora di capire se e in quale misura ci saranno risposte reali".
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