Il fronte del porto è quanto mai variegato, tra lavori di completamento in piena fase burocratica, pontili sotto sequestro ancora da rimuovere, annullamenti in autotutela dell’aggiudicazione di uno specchio d’acqua e avvio della procedura per l’utilizzo di un terzo specchio al fine di dare una risposta, anche minima, ai diportisti e all’economia locale. Sembra quasi scontato parlare di una situazione aggrovigliata ma in effetti sull’area portuale negli ultimi anni è avvenuto di tutto. Nelle scorse settimane il Comune aveva inviato un ultimatum alla società Navylos, titolare dei pontili sotto sequestro e ancora da rimuovere, perché procedesse allo smontaggio degli ormeggi mobili. Con gli specchi d’acqua occupati da quelle strutture rimane di fatto inutilizzabile una vasta area dove potrebbero starci circa 300 barche. I termini per la rimozione sono di fatto scaduti e da parte della società sarebbe arrivata al Comune solo una richiesta in merito ad alcuni spazi sui quali sistemare le strutture una volta rimosse. Ma, di fatto, lo scenario è rimasto immutato. Ecco perché gli uffici di Palazzo De Nobili stanno verificando l’iter per procedere direttamente alla rimozione, rivalendosi poi sulla società. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro