Si iniziano a vedere i primi effetti dell’ordinanza con la quale il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha disposto lo stoccaggio dei rifiuti urbani sparsi in strada nel piazzale antistante al capannone, in località Papaniciaro, di proprietà dell’Akrea (società che fa capo al Comune capoluogo), a causa delle difficoltà del selezionatore di Ponticelli a trattare con rapidità i grandi volumi d’immondizia. Nelle ultime 48 ore gli operatori dell’Akrea, che stanno lavorando sia di giorno che di notte, hanno sgomberato la gran parte delle vie del centro cittadino dai cumuli di spazzatura, che per quasi due settimane hanno traboccato fuori dai cassonetti in seguito al blocco degli impianti di smaltimento, la discarica di Lamezia Terme e il termovalorizzatore di Gioia Tauro, che non ricevendo gli scarti dei rifiuti prodotti dal Crotonese ha mandato in tilt l’intero sistema. La scorsa notte, invece, sono entrati in azione i mezzi dell’azienda privata ingaggiata dall’ente di piazza della Resistenza per affiancare Akrea nel dare esecuzione al provvedimento firmato dal primo cittadino: complessivamente si alterneranno 7 semirimorchi chiamati a raccogliere i notevoli quantitativi di spazzatura disseminati nelle zone che più delle altre hanno risentito dell’emergenza: su tutti, ci sono i quartieri periferici di Tufolo-Farina e Poggio Pudano, viale Magna Grecia e Capo Colonna. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro