A dare l’allarme un conoscente che non riusciva a rintracciarlo da mesi. Quando le forze dell’ordine raggiungono la villetta in via Primo Maggio, nel quartiere residenziale di Montepaone, in cui l’uomo abitava, la scena che si sono trovate davanti è stata quella degna di un film horror. Il cadavere di un uomo di 88 anni riverso sul pavimento, in evidente stato di decomposizione. Il medico legale non riesce neppure a datare la morte avvenuta, si ipotizza, forse cinque mesi fa. L’uomo originario di Argusto era domiciliato nel paese ionico, nell’abitazione in cui probabilmente si era rintanato nei mesi del lockdown. Nessuno era solito fargli visita, motivo per cui la sua assenza è passata per lungo tempo inosservata. Si ipotizzano cause naturali alla base del decesso su cui però la magistratura ha deciso di vederci chiaro, disponendo l’autopsia nel tentativo di verificare cosa ci fosse alla base del malore per il quale non è riuscito a chiedere aiuto. Un dramma della solitudine che colpisce perché non riguarda una persona disagiata o in precarie condizioni economiche: «L’uomo non era noto ai servizi sociali del nostro Comune - spiega il sindaco Mario Migliarese che si è recato sul luogo del ritrovamento - e non sembra aver vissuto in condizioni disagiate. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro