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Royalties del metano, i pescatori alzano la voce a Crotone

Le marinerie scrivono al prefetto. «Mancata comunicazione dell’incontro con Eni». Il sindaco Voce: riunione sulla convenzione scaduta

Pescatori sul piede di guerra. Nel mirino il Comune; alla base stavolta un cortocircuito comunicativo che acuisce lo scontro sulle royalties del metano. «Il sindaco Voce ha deliberatamente taciuto e colpevolmente omesso di rappresentare che il tanto agognato tavolo di confronto con Eni era già programmato», ha attaccato Manuela Asteriti, presidente dell’Associazione pescatori crotonesi, che in una lettera inviata al prefetto, Maria Carolina Ippolito, chiede la verifica del «corretto funzionamento degli organi democratici del Comune di Crotone».
«L’incontro dello scorso 27 luglio aveva come tema la convenzione “Eni–Ionica Gas” da tempo scaduta ed era stato richiesto ufficialmente ad Eni per la trattazione dello specifico argomento», ha ribattuto il primo cittadino. La mancata erogazione delle royalties del metano alle marinerie, dal 2014 ad oggi, fa litigare ancora una volta i pescatori e l’ente capoluogo.
Questa volta al centro del botta e risposta c’è la riunione che l’amministrazione cittadina ha avuto l’altro giorno con i vertici della multinazionale, per discutere del rinnovo della convenzione tra Comune ed Eni, scaduta nel 2011, relativa al fenomeno della subsidenza dovuta all’estrazione di gas metano dal sottosuolo marino.

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