Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Gratteri non si candida alla Procura di Milano: 9 concorrenti. Ipotesi "papa straniero"

Aveva annunciato anche in un’intervista televisiva la sua intenzione di candidarsi al posto di procuratore di Milano. Ma il capo dei pm di Catanzaro Nicola Gratteri ha evidentemente cambiato idea e alla fine non ha presentato domanda per succedere a Francesco Greco che a novembre va in pensione. Le domande arrivate al Csm e ormai definitive sono solo nove. L’unico procuratore aggiunto di Milano che ha presentato domanda è Maurizio Romanelli, il che rende possibile l'ipotesi di un «papa straniero».

Il candidato più anziano professionalmente è il Pg di Firenze Marcello Viola, che ha ingaggiato una battaglia con il Csm, vinta davanti al Consiglio di Stato, dopo la sua esclusione dalla terna dei candidati tra i quali è stato scelto il nuovo procuratore di Roma. Altri nomi di peso tra i concorrenti per Milano sono quelli dell’ex presidente dell’Anm, due volte consigliere del Csm e procuratore di La Spezia, Antonio Patrono, e di Giuseppe Amato, procuratore di Bologna. Anche altri candidati vantano nel loro curriculum esperienze di capi di procure: Raffaele Tito a Pordenone, Nicola Piacente a Como e Roberto Pellicano a Cremona. Quest’ultimo quando era a Milano ha condotto l’inchiesta sui fondi della Lega e su Italease, una delle prime indagini sui derivati. Dalla procura di Milano, dove si è occupato di grandi inchieste su reati economico-finanziari (dissesto Rizzoli, Cir, Scalata Bnl, Antonveneta, San Raffaele) proviene anche Luigi Orsi, oggi sostituto alla procura generale della Cassazione. Al di là di Romanelli, l’unico altro aggiunto in corsa ma in servizio a Torino, è Cesare Parodi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia