«Tutto il tratto del lungomare di Falerna è ormai interessato da una serie di chioschi che hanno completamente perso la forma originaria». Così in una determinazione della responsabile dell’ufficio tecnico-settore urbanistica del comune di Falerna, Maria Rosaria Virardi. Nell’atto si evidenzia che la situazione che s’è venuta a creare sulla passeggiata ha fatto sorgere «la necessità di verificare la legittimità di tutti gli 11 chioschi presenti» sotto il profilo sia amministrativo sia tecnico. A seguito di un sopralluogo dello stesso ufficio in un lido falernese, la medesima responsabile in precedenza dal Comando dei Carabinieri Forestali era stata nominata ausiliaria di polizia giudiziaria con la richiesta di una relazione dettagliata sull’occupazione dell’area dei manufatti e in particolare sulla loro legittimità. Non disponendo l’Ente della strumentazione necessaria all’effettuazione dei rilievi topografici, s’è dovuto fare ricorso ad un tecnico esterno. Proprio in occasione dei rilievi si sarebbe appalesata l’avvenuta trasformazione dei chioschi, rispetto all’aspetto iniziale. Da qui di nuovo il ricorso al tecnico esterno per rilevare l’esatta «collocazione del perimetro dei chioschi, dei manufatti e dei lidi presenti sul lungomare di Falerna». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro