Nei mesi scorsi era scattata la diffida, ora arriva la decisione di fare causa allo Stato. Ma stavolta Catanzaro non intende muoversi da solo e coinvolge anche gli altri capoluoghi calabresi nella sua battaglia per chiedere il riequilibrio nell’assegnazione delle risorse del fondo di solidarietà comunale che dall’introduzione del federalismo fiscale, nel 2009, ha portato a un’erosione inesorabile dei trasferimenti statali ai Comuni del Mezzogiorno. Nel confronto di ieri a Palazzo di Vetro (ne parliamo anche a pagina 19) è emerso che negli anni al Sud sono venuti meno ben 46 miliardi di euro in trasferimenti, con un effetto pesantissimo sui servizi erogati alla cittadinanza. La sola città di Catanzaro, ha spiegato Abramo commentando i dati di Openpolis, ha perso circa 10 milioni di euro all’anno. Tutto questo a causa del criterio della spesa storica, che si basa sui servizi esistenti, introdotto nel 2009 senza il bilanciamento dei livelli essenziali di prestazione (Lep). «Un danno enorme per la nostra città – ha spiegato Abramo – per questo faremo causa allo Stato». Non ha mancato di evidenziare che «il Pnrr è l’unico strumento che porterà vantaggio al Mezzogiorno», affermando che «Draghi ha fatto un ottimo lavoro, perché il 40%, che può arrivare anche al 52-53%, è una cifra enorme, se si considera che l’Italia centrale ha avuto molto di meno, ma anche il Nord in proporzione, rispetto al numero degli abitanti, ha avuto meno rispetto al Sud». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro