Catanzaro, Fondazione Betania volta pagina. Il timone a una nuova compagine

Fondazione Betania a un passo dal rilancio. Oggi alle 15 sarà siglato l’accordo sindacale che nei fatti darà il via libera al nuovo piano industriale proposto dal gruppo Giomi, una società per azioni costituita nel 1949 con lo scopo di creare nell’Italia meridionale del secondo dopoguerra strutture di carattere ospedaliero e all’avanguardia nel settore ortopedico che oggi punta a entrare da protagonista nel mondo della storica Onlus catanzarese fondata dalla Chiesa. Qualche dettaglio da limare ancora c’è e riguarda soprattutto il recupero delle spettanze arretrate che la Giomi vorrebbe saldare a 12 mesi e i lavoratori vorrebbero incassare in quattro, ma nessun dubbio aleggia sul pagamento integrale delle retribuzioni non ancora erogate. Per il resto l’assemblea dei dipendenti convocata dai sindacati al fine di ottenere l’assenso dei dipendenti alla firma ha sostanzialmente dato esito positivo. Quella proposta dalla Giomi è peraltro l’unica possibilità di rilancio sul piatto. Ecco perché quello a un passo dalla sottoscrizione è, in sostanza, l’atto di nascita della “Giomi Betania”, società a responsabilità limitata che punta a gestire le attività socio-sanitarie della omonima fondazione. L’acquisizione dell’amministrazione avverrà attraverso un contratto di locazione del ramo d’azienda destinato alla gestione di 340 posti letto e alla somministrazione di 36.540 prestazioni. Sullo sfondo un piano industriale che ruota attorno a otto punti strategici a partire dal mantenimento in servizio di tutto il personale attualmente assunto con contratto a tempo indeterminato. E c’è di più perché con tutta probabilità oggi i sindacati proveranno a blindare anche il personale precario.