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Catanzaro, il nodo green pass scuote la Scuola. «Priorità alla sicurezza dei ragazzi»

Dirigenti e docenti invitano alla vaccinazione il personale non immunizzato

Sei marzo 2020. In tutta Italia, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, chiudono a causa del lockdown. Ad oggi sono passati, più o meno, 525 giorni in cui le scuole si sono dovute adattare di continuo ai tanti Dpcm. Se lo scorso anno, dirigenti scolastici, professori e personale Ata hanno assunto le sembianze di architetti, geometri, ingegneri e a volte anche di muratori per creare aule che rispettassero le misure anticovid, nell’anno scolastico 2021-22 si corre il rischio di aggiungere altre funzioni rasentando il grottesco: sorveglianti sanitari e controllori. Il tutto condito con una buona dose di confusione. Se prima, per tutelare la popolazione studentesca dal personale scolastico non vaccinato e quindi senza green pass, il governo aveva pensato ad una sanzione amministrativa e poi all’allontanamento dal posto di lavoro, oggi si aggiunge la proposta della sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia (M5S): spostare le persone senza green pass in luoghi dove non ci sono contatti con i ragazzi; biblioteche, laboratori, segreterie per programmazione e progettualità didattiche. La sottosegretaria, inoltre, critica la decisione del governo di prevedere sanzioni ai presidi che non verificano il green pass del personale. Ma cosa ne pensano i dirigenti scolastici e i professori di questa decisione che, per essere operativa, ha bisogno di tutto il suo iter parlamentare?

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