L’atto aziendale lo prevede e i locali ci sono, ma il ritorno a casa della Pediatria universitaria resta in salita nonostante l’accreditamento della Scuola di specializzazione recentemente incassato dall’ateneo Magna Græcia e le sollecitazioni dei pediatri. Una recente riunione che sulla questione si è svolta a livello regionale ha, in effetti, messo in bella mostra una strettoia che complica un percorso caldeggiato pure dai commissari straordinari dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”. Si tratterebbe d’altronde di una ghiotta occasione per ottimizzare le risorse e intraprendere la sfida della riduzione dell’emigrazione sanitaria come - stando a fonti ben informate - avrebbe riconosciuto anche il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì. La sanità regionale è però commissariata da anni e pare esserci anche questo tra i fattori che farebbero da ostacolo a un cambio di rotta che peraltro faciliterebbe pure l’avvio della Struttura semplice di Neuropsichiatria infantile. Le due questioni sono strettamente collegate. A restare ignote sono invece le reali ragioni del blocco e così la Pediatria universitaria resta al “Pugliese” con la schiera dei favorevoli alla svolta comunque pronta a rilanciare il pressing.
Leggi l’articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia